Prosecco e Champagne: in cosa sono simili e in cosa differiscono

10/11/2020
da Giovanni Mastropasqua

Qual è la differenza tra Prosecco e Champagne? Dal momento che sono molti – tra i meno esperti - che se lo chiedono, rispondiamo volentieri a questa domanda. In questo articolo, pertanto, vi sveliamo le grandi differenze tra le 2.

Poche similitudini e molte differenze: qui in pillole

Così come accade per il Franciacorta, anche nel percepire le differenze tra Prosecco e Champagne un non addetto ai lavori o semplicemente un non appassionato di vini bollicine, potrebbe decretare che, alla fine, tutta questa differenza non venga percepita. Niente di più sbagliato! Prosecco e Champagne rappresentano infatti due mondi distinti e completamente separati, due universi molto distanti le cui similitudini si esauriscono nell'essere vini effervescenti, nel tendere al secco piuttosto che al dolce (e comunque per il Prosecco abbiamo anche versioni molto zuccherine, come si può leggere dall'articolo che abbiamo dedicato all'argomento) e nell'essere vini europei. Punto. Il resto è costituito da grandissime differenze. Sia chiaro, paragonare Prosecchi e Champagne è come mettere a confronto mele e patate. A queste persone possiamo ribattere affermando innanzitutto che ci sono varietà di Prosecco (pensiamo al Cartizze o al Rive) che non hanno niente da invidiare allo Champagne, e in secondo luogo che le vendite di Prosecco hanno superato quelle dello Champagne nel mondo, conquistando lo scettro di “bollicine” più amato.

Diverse le zone di produzione

Entriamo dunque nel vivo del contendere. La prima differenza di cui si deve dar nota, quando si parla di questi due vini, sta nella zona di produzione. Il Prosecco si produce in Italia, in Veneto e Friuli Venezia Giulia, rispettivamente in 15 e in 9 Comuni ben precisi, in territori piuttosto circoscritti, soprattutto nel caso del Conegliano-Valdobbiadene. Il vitigno di partenza è in larga parte da uve Glera. Lo Champagne invece viene prodotto in quattro grandi regioni della Francia: Cote Des Bar, per i vini a base Chardonnay; Cote Des Blanc per quanto riguarda la produzione dei Blanc de Blancs; Montagne de Reims, per gli Champagne a base Pinot nero; e infine Vallée de la Marne. Si capisce, dunque, come anche i vitigni differiscano, con conseguente varietà di sapori e aromi.

Diversi i metodi di fermentazione

Oltre alle zone di produzione, un'altra differenza sostanziale tra Prosecco e Champagne riguarda i metodi di produzione. Lo Champagne si avvicina, nella metodologia e nella fermentazione, proprio al Franciacorta, in quanto il metodo di fermentazione è il cosiddetto Champenoise, o metodo Classico, con seconda fermentazione in bottiglia. Il Prosecco invece, sebbene prodotto anche con metodo Classico, presenta una più larga produzione attraverso metodo Martinotti o Charmat, cioè con seconda fermentazione in autoclave d'acciaio. Il tempo di fermentazione risulta anche più veloce, con una media di sei mesi rispetto a quelli più lunghi dello Champagne (dai 18 ai 30 mesi) che consente quindi ai lieviti di fermentare più agevolmente con una differenza anche nella quantità di anidride carbonica.

Altre differenze: sapore, aromi e prezzi

Altre differenze possono essere infine ricavate dal sapore e dagli aromi dei due vini, oltre che dai prezzi. Il Prosecco risulta essere dunque più fresco, fruttato e vivace, mentre gli Champagne hanno bollicine più piccole, dalla risalita più lenta, sono molto secchi e dal retrogusto speziato. Per quanto riguarda il prezzo invece, bisogna dire che mentre una bottiglia di Champagne parte dai 30 euro, il  prezzo medio di un buon Prosecco va intorno ai 8/9 euro,  pertanto sicuramente più economico.