Prosecco nel mondo: popolarità, fatturato e percezione internazionale

03/04/2024
da Giovanni Mastropasqua

Vero e proprio simbolo del lifestyle italiano, negli ultimi anni il Prosecco ha conquistato il palato di milioni di consumatori in tutto il mondo. Fresco e versatile, è il protagonista delle tavole di paesi con culture diversificate; non un semplice vino frizzante, ma il vino frizzante italiano per eccellenza. In questo articolo parleremo della sua popolarità, della sua diffusione su scala mondiale e del fatturato che genera questa fantastica bollicina.

Il prosecco nel mondo

Con origini antichissime radicate nella zona Conegliano-Valdobbiadene, il Prosecco oggi è la bollicina italiana più venduta al mondo. La tradizione consolidata, unita alla dedizione dei viticoltori, ai progressi tecnologici dell’industria vinicola e alle caratteristiche gustative uniche, hanno reso il Prosecco un prodotto d’eccellenza in Italia e nel mondo. Dopo aver guadagnato popolarità a livello locale, infatti, a partire dal XVIII secolo, citazioni del Prosecco vengono rintracciate in documenti inglesi e francesi, che diventano testimonianza dei suoi primi passi fuori dai confini nazionali. Tuttavia, sarà solo negli ultimi decenni che l’esportazione di Prosecco diventerà significativa, in grado di rappresentare un vero e proprio lifestyle e generare un considerevole volume d’affari.

Popolarità, esportazioni e percezione internazionale

Forte della propria gradevolezza, il Prosecco si presenta come un vino frizzante molto versatile, con una gradazione alcolica contenuta e un ottimo rapporto qualità-prezzo. Questi fattori, consolidati dalla crescente popolarità della cucina italiana e mediterranea, hanno contribuito alla sua ascesa nel panorama vinicolo internazionale. Attualmente, i principali paesi di destinazione dell’esportazione di Prosecco sono gli Stati uniti, il Regno Unito, la Germania, la Francia, il Canada e l’Australia. In questi mercati, la sempre più elevata domanda di Prosecco viene gestita attraverso politiche agricole, industriali e di marketing particolarmente efficaci. Dopo aver esteso la sua zona di origine e aumentato la qualità e la produzione, con la creazione di due consorzi DOCG e un consorzio DOC, la comunicazione ha compiuto il passo fondamentale per la creazione di una percezione totalmente positiva a livello internazionale. È il vino, dal gusto fresco e fruttato, adatto alle occasioni e ai consumatori più disparati, dalle cerimonie formali ai festeggiamenti tra amici, dai più giovani ai più anziani. È l’ingrediente di successo per i cocktail più richiesti, soprattutto durante la stagione estiva. Non solo, è a tutti gli effetti l’alternativa economica allo Champagne, per chi vuole spendere meno senza rinunciare alla qualità.

Il vino più imitato al mondo

La crescente popolarità del Prosecco ha generato numerosi tentativi di emulare il suo gusto da parte di produttori di vino in tutto il mondo. Tentativi che, però, non potranno mai godere della denominazione di Prosecco, vino DOP italiano a partire dal 2009. Questo riconoscimento ha confermato la qualità e l’autenticità del Prosecco prodotto nella zona Conegliano-Valdobbiadene, evidenziandone le caratteristiche distintive e il legame con il territorio e portandolo, 4 anni dopo, a superare lo champagne per numero di bottiglie vendute. Dato che, unito all’incremento del volume delle vigne, ha reso il Prosecco il vino più famoso al mondo.

Il fatturato del Prosecco nel mondo

Il Prosecco Doc si conferma leader indiscusso nel panorama vinicolo internazionale anche per il 2023, mantenendo il primato come la denominazione di vino italiano più prodotta a livello volumetrico, con oltre 616 milioni di bottiglie imbottigliate e circa 3 miliardi di euro di fatturato. Nonostante ciò, l'anno in questione ha segnato un lieve calo del 3,5% negli imbottigliamenti rispetto al 2022, evidenziando una dinamica di mercato in leggera flessione, particolarmente influenzata dal Prosecco Rosé, il quale non ha riscontrato il successo sperato. Escludendo questa specifica varietà, il decremento si attesterebbe solo al -2%, sottolineando come il Rosé, pur avendo subito un calo più marcato, continui ad avere un ruolo rilevante rappresentando oltre l'8% dell'intera denominazione.

La competizione tra Prosecco e Champagne sul mercato globale delle "bollicine" si rivela una strategia di successo, dove entrambi sembrano seguire percorsi divergenti che si rivelano, tuttavia, complementari. Mentre il Prosecco espande i propri orizzonti per volume e quota di mercato, lo Champagne si distacca dalle fasce di prezzo più accessibili per posizionarsi su un segmento premium. Questa sinergia consente a Prosecco e Champagne di dominare il mercato delle bollicine a livello mondiale. Parallelamente, in un contesto in cui il consumo complessivo di vino registra una flessione, entrambe le tipologie stanno erodendo quote di mercato a danno principalmente dei vini rossi, i quali stanno registrando un netto ritiro su scala globale.